Guida: È bello stare e camminare insieme nella comunità, seguendo l'esempio di Gesù.
Da questo nascono il sostegno reciproco, la cura costante e la gioia condivisa.
Nel racconto della Trasfigurazione di Matteo, i discepoli vedono la bellezza della Pasqua e il mistero della croce.
La bellezza della comunità è testimoniata da San Pier Giorgio Frassati, che trova grande gioia attraverso la "compagnia dei tipi loschi" e con loro sperimenta la passione e il coraggio di servire insieme i più poveri.
La vita quotidiana dell'Azione Cattolica insegna a sognare, progettare, edificare insieme la comunità come antidoto straordinario ed efficace alla solitudine e allo scoraggiamento.
L'espressione dei discepoli diventi la nostra professione di Fede: che bello stare tra di noi e con il Signore.
Il sì, con cui ogni aderente rinnova la sua adesione all'Azione Cattolica, esprima la gioia di essere Chiesa.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
A. Amen
Il Signore sia con voi.
A. E con il tuo spirito
Preghiamo.
O Padre, che ci chiami ad ascoltare il tuo amato Figlio,
guidaci con la tua parola, perché purificati interiormente,
possiamo godere la visione beatifica della tua gloria. Per il nostro Signore.
A. Amen
Guida Il Salmo 26 è canto di fiducia che nasce dalla certezza della presenza di Dio. Fin dalle prime parole, il salmista invita a non cedere alla paura; desidera la comunione con Dio e vivere alla sua presenza, per contemplare la vera bellezza, non estetica ma spirituale, non passeggera ma eterna. Questo salmo è un invito per noi, oggi, a radicare la nostra vita nel cuore di Dio, dove la luce non viene mai meno e anche la notte dell'esistenza si illumina di speranza.
Guida Tra le tematiche più suggestive del racconto della Trasfigurazione di Gesù nel Vangelo di Matteo vi è il tema di una bellezza che rivela, apre gli occhi ad una realtà più profonda, spirituale, nascosta nell'umiltà di Gesù. La contemplazione della bellezza trasforma il cuore dei discepoli: è un'esperienza che educa, che apre alla speranza, che rafforza nella prova. In Gesù trasfigurato vediamo la bellezza di Dio che si fa visibile nel mondo e che chiama a lasciarsi trasfigurare, fino a riflettere quella luce nella vita quotidiana. Accogliamo con il canto dell'Alleluia il libro della Parola perché sia luce nella nostra vita e nella nostra Associazione.
Ascoltiamo la Parola del Vangelo secondo Matteo (17, 1-4)
1Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. 2E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. 3Ed ecco, apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. 4Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: "Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia".
Dal Vangelo secondo Matteo (17, 5-8)
5Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: "Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo". 6All'udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. 7Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: "Alzatevi e non temete". 8Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.
Guida "Dalla nube luminosa si udì la voce del Padre: «Questi è il Figlio mio, l'amato: ascoltatelo»". Illuminati da questa parola, anche noi compiamo ora un gesto semplice ma ricco di significato: la consegna e l'accensione delle candele. La luce che accendiamo richiama Cristo, luce del mondo, che ci guida e ci invita a seguirlo con cuore disponibile. Con questa fiamma caccesa ci avviciniamo all'altare, dove tra poco inizierà l'adorazione eucaristica. Il lumino potrà essere deposto ai piedi dei gradini dell'altare, come segno della nostra fede e della nostra offerta.
Guida L'Eucaristia è il dono per eccellenza di Gesù. Ci mettiamo davanti alla Sua presenza e gli presentiamo i nostri amici, le nostre famiglie, le persone cui vogliamo bene, specie quelle più in difficoltà, la Chiesa, l'AC, la nostra città, i sofferenti e i poveri, i giovani.
Guida In questo anno associativo siamo chiamati a vivere in particolare la virtù della Carità. Ascoltiamo una parte del Documento Assembleare Diocesano.
"CARITÀ E SACRIFICIO" "L'amore - «caritas» - è una forza straordinaria, che spinge le persone a impegnarsi con coraggio e generosità nel campo della giustizia e della pace. È una forza che ha la sua origine in Dio, Amore eterno e Verità assoluta." "E camminate nella carità, nel modo che anche Cristo vi ha amato e ha dato sé stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore." Alla luce di queste parole e della Fratelli tutti al cap.2, proviamo a seguire il percorso della parabola del Buon Samaritano: "il racconto ci rivela che siamo stati fatti per la pienezza che si raggiunge solo nell’amore. Vivere indifferenti davanti al dolore non è una scelta possibile.” Il Samaritano incontra sul suo cammino un uomo ferito e abbandonato: allora come oggi sono molte le persone ferite e abbandonate sulle nostre strade. Possiamo "passare oltre", comportarci da indifferenti oppure donare il nostro tempo, aprire il nostro cuore e camminare nella carità offrendoci in sacrificio di amore per il prossimo; ogni giorno, infatti, ci viene donata una nuova opportunità non chiedendoci "chi è il mio prossimo?" ma imparando noi a farci prossimi, vicini a chi ha bisogno di aiuto, prendendoci cura di ogni tipo di fragilità, spirituali, emotive e materiali non da soli ma con i nostri fratelli.
Presidente Diocesano
I laici che aderiscono all’ACI: si impegnano a una formazione personale e comunitaria che li aiuti acorrispondere alla universale vocazione alla santità e all’apostolato nella loro specifica condizione di vita; collaborano alla missione della Chiesa secondo il modo loro proprio, portando la loro esperienza e assumendo la loro responsabilità nella vita dell’associazione, per contribuire all’elaborazione e all’esecuzione dell’azione pastorale della Chiesa, con costante attenzione alla mentalità, alle esigenze e ai problemi delle persone, delle famiglie e degli ambienti; si impegnano a testimoniare nella loro vita l’unione con Cristo e a informare allo spirito cristiano le scelte da loro compiute con propria personale responsabilità, nell’ambito delle realtà temporali.
L’Azione Cattolica dei Ragazzi rinnova il proprio impegno a seguire Cristo, che sulla montagna della Trasfigurazione ci invita a lasciarci illuminare dalla sua presenza e ad ascoltare la sua Parola.
Accogliendo la sua luce, vogliamo continuare a offrire ai bambini e ai ragazzi uno spazio di crescita impegnandoci a far scoprire a ciascuno il valore unico della propria presenza.
Ci impegniamo ad aiutare ogni ragazzo a riconoscere la bellezza del suo “si!”, portando a tutti la testimonianza di Cristo.
Ciao! Siamo in ritardo.
Noi adulti di AC, rinnoviamo il nostro impegno dentro l'associazione per vivere la CARITÀ nella preghiera e alla luce della Parola, nel custodire le relazioni tra le persone e i gruppi, nel prenderci cura insieme delle fragilità spirituali e materiali dei fratelli che incontriamo nel nostro cammino
Nel nostro servizio all'associazione diocesana, noi consiglieri ci impegnamo a pensare attività ed iniziative che stimolino le associazioni di base a vivere relazioni profonde nelle comunità e nei territori in cui vivono.
Presidente Diocesano
O Padre, che chiami ogni uomo a rimanere nel tuo amore e a portare frutti di carità, guarda a noi tuoi figli che, attraverso l’adesione all’Azione Cattolica, sorretti dall’intercessione dei santi, rinnoviamo la disponibilità a servirti come discepoli-missionari. Rendi limpidi i nostri sguardi, attenti i nostri orecchi, aperto il nostro cuore, forti le nostre mani. Aiutaci a camminare insieme, a cercare la tua santa volontà, a viverla con dedizione, libertà e gioia. Aiuta tutta la Chiesa a godere della ricchezza dei carismi che tu le doni, perché viva nell’unità e nella pace il suo cammino di santificazione.
A. Amen.
Guida Dopo aver ascoltato e adorato il Signore, scendiamo anche noi dal monte della Trasfigurazione e torniamo alle nostre case. Riceveremo durante il canto finale una piccola frase di stimolo per essere discepoli missionari nel mondo e nelle nostre comunità.